Utilizzo dei nematodi

L'utilizzo di nematodi entomopatogeni (Steinernema carpocapsae, che libera il batterio simbionte Xenorhabdus nematophila durante l’infezione delle larve di Paysandisia archon) è indicato sia come applicazione curativa che come azione preventiva contro Paysandisia archon. Sono organismi vivi che svolgono una ricerca attiva delle larve nello stipite, muovendosi in un film d’acqua libera. Studi svolti nelle Marche riportano efficacia del 94-100% in applicazione curativa (Nardi et al., 2009).


Indicazioni per massimizzare l'efficacia del trattamento


Attrezzatura per applicare il prodotto

E' sufficiente disporre di annaffiatoio, in caso non sia abbia un nebulizzatore a spalla o una macchina irroratrice. In quero caso, porre attenzione alla pressione di esercizio (<20 bar), al diametro delle maglie di eventuali filtri e del foro di uscita (>0,5 mm), preferendo ugelli conici ad alta portata.

Mantenere il prodotto in sospensione, mescolandolo frequentemente.


Tempistica di applicazione

L'applicazione va ripetura per l'intero corso della stagione primaverile-estiva, seguendo le indicazioni riportate sul prodotto.

L'applicazione deve essere ripetuta almeno 2-3 volte per coprire le parti attaccate con una rapida efficacia, seguendo le indicazioni riportate sul prodotto.


Prodotti disponibili

Esistono vari prodotti in commercio e sui siti delle varie aziende si trovano ulteriori consigli per un efficace trattamento.

In abbinamento ad alcuni prodotti va aggiunto alla miscela del chitosano (sostanza attiva: N-acetyl-glucosamina alla dose di 10 ml per milione di nematodi) per mantenere l’umidità e per stimolare le difese della pianta.